Ho provato il 40 mm ART di SIGMA!
qui le mie impressioni in qualche giorno di utilizzo:
Eh ma gli obiettivi ART sono grossi!...Sì, quanto basta! Sulla SDQ H questo 40 mm calza a pennello.
La ghiera della messa a fuoco è morbida e precisissima e non richiede le dita di un Minions per lavorarci: insieme con la funzione focus stacking rende facile e spassoso scattare anche tutta apertura, avendo pieno controllo sulla sottilissima area di fuoco.
Quello che è pazzesco in questa lente, è la nitidezza su tutto il frame e la capacità di gestire la luce in maniera egregia.
Appena arrivata (grazie MTrading) me la sono traslocata sulla fida SIGMA SDQ H e portata nelle Valli di Comacchio.
Qui ad f7.1 per 1/4 di secondi ad iso 100:
Una gitarella ruvida e umida durante un weekend di fine anno colmo di nebbie e strane luci.
La focale inedita diverte, è quasi un tuttofare: non è, a livello di impressione, un grandandolare, ma piuttosto tra il “normale” e il medio tele.
Qui a f1.4:
"boatman in blue"
Non sto mai tanto a menarla sulla tecnica, la uso quel tanto che basta per portare a casa buone foto, quindi non prendete questa come una recensione - non lo è ! - ... è piuttosto un racconto per immagini delle mie impressioni di dicembre con questa lente.
Sorprendentemente, non ho mai avuto il desiderio di toglierla e cambiare focale: per una volta ho lasciato il 12-24 nello zaino.
Anche se sono un paesaggista, questa inedita lunghezza è lunga quanto basta per fotografare paesaggi, che assumono un taglio più intimo, e quindi stuzzicante, sicuramente interessante per chi è abituato ai grandangoli estremi.
Anche una mattina livida e gelata, tra nebbia e vento, può diventare interessante, quando ci si imbatte in una barca rovesciata a sbarrare il sentiero. Intorno solo il fruscio delle canne, lo stridio di qualche uccello acquatico dalle piume intirizzite, uno scenario quasi irreale (qui un wb personalizzato sulle luci fredde e un trattamento lasciando leggero il contrasto per rispettare le nebbie e i fantasmi - f.11, 2. sec. ad ISO 100).
"boat of the morning ghost":
Nello stesso tempo, quando ci si avvicina, è uno spettacolo di bokeh e la nitidezza "taglia" davvero in maniera millimetrica.
Qui a tutta apertura (f1.4, iso 100):
Il gioco più divertente, per me, era vedere come poteva essere “nuovo” fotografare con poco più di un 50 mm effettivi (sulla sdQ H) a f1.4: è un altro mondo.
Si aggiunge una prospettiva più “artistica” alle immagini e una nuova dimensione.
E' questa l'essenza della linea ART? Non lo so, ma in ogni caso funziona.
Si può, ad esempio, concentrare il fuoco su elementi di primo piano, lasciando staccare lo sfondo con delicatezza (qui ancora ad f1.4):
E magari, sfruttare la massima apertura con una lunga esposizione, in un paesaggio fatto di elementi astratti...detto così pare un po' pazzo, ma ne guadagna l’elemento etereo e può valerne la pena (montando l’apposito filtro, qui un 10 stop oltre un polarizzatore e un nd grad 0.6, 13 secondi a f1.4, iso 100)
"prayer":
Qui 30 secondi di esposizione ad f3.5
"the sea fence":
E, in un paese come Comacchio, come non provare l’effetto a tutta chiusura (f.14-f.16) sulle luci? Mi è garbato parecchio anche quello
Puntando in faccia a un pallido sole, è perfetta per la drammaticità dello scatto:
qui più classicamente f7.1 ad iso 100:
Qui ad f.9 per 5 secondi ad iso 100:
Anche il mio tentativo di street, che non è proprio il mio mestiere (e si vede!), diventa accettabile e la grande apertura consente di tenere bassi gli iso (qui f1.4 ad iso 320) ottenendo foto di tutto rispetto:
il bokeh sulle forme e luci distanti, con le scene più scure mostra bene la sua personalità, che ho trovato molto "cinematografica", adatta al racconto. Sarà forse perché questo 40mm è derivato dalle Sigma CINE lenses:
In tre giorni nelle Valli di Comacchio ho provato un obiettivo che stimola a creare inquadrature artistiche e giocare con le aperture, e ti consente di portare a casa immagini di perfetta nitidezza senza alzare gli iso anche in condizioni critiche.
Può essere davvero un tuttofare che non si sente l'esigenza di cambiare, qualsiasi sia il genere fotografico.
In più, a mano libera, anche semplici oggetti, un frutto, una fontana, una vecchia porta, liberano la loro anima:
E un ruscello in inverno, alle prime luci, rivela la sua essenza, come in sogno (20 sec. ad f1.4),
"esprit":
Scene caotiche e difficili, come un intrico di rami, appaiono - ad f1.4 - spostate su un piano più onirico:
"by a woodland in winter":
La differenza col cambio di piano di fuoco ad f1.4 fa giocare con forme e luci come meglio si desidera (di seguito lo stesso punto di inquadratura, ad f1.4 con fuoco sul primo piano e poi sul piano intermedio):
Per me, tanto di cappello, SIGMA 40 ART, master of light
Per questa lente:
www.m-trading.it/scheda-6031035.html
Per i miei lavori:
Marco Dadone
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